La prevenzione in Urologia: Quando fare la prima ?

La cultura della prevenzione ha dimostrato essere efficace nel ridurre l'impatto delle patologie tumorali (della prostata, del rene, della vescica e del testicolo) e delle patologie benigne (calcolosi urinaria, iperplasia benigna della prostata e prostatiti, infertilità maschile e disfunzioni sessuali)

Nonostante ciò solo il 10% / 20% degli uomini si sottopone ad una visita di prevenzione. Spesso le patologie di natura benigna si presentano con una serie di sintomi “fastidiosi” e persistenti mentre le patologie oncologiche sempre più spesso hanno una crescita subdola e con pochi sintomi nonché sfumati. La Società Europea di Urologia - EAU- consiglia di effettuare il primo controllo uro-andrologico negli anni della pubertà per monitorare il regolare sano sviluppo dell’apparato genito-urinario. Per quanto riguarda le visite di prevenzione urologica nell’adulto, si consiglia di effettuare a 45 anni (40 anni in caso di familiarità per malattie urologiche) la prima visita assieme ad altri esami specifici come PSA tot, libero e frazionato, esame delle urine con studio del sedimento urinario con urinocoltura ed evtl antibiogramma ed una ecografia dell’apparato genito-urinario con studio del residuo post-minzionale.

Alla prima visita consiglio di portare in visione :

  • Un elenco scritto dei farmaci assunti 
  • Eventuali esami ematochimici e strumentali (ecografie, tac, risonanze, etc.) precedentemente effettuati che possono arricchire la raccolta delle informazioni durante l'anamnesi. 
  • Copia delle cartelle cliniche di eventuali ricoveri precedenti (anche per malattie non urologiche)

Nel caso in cui debba effettuare una ecografia è utile giungere a vescica piena (quindi urinare circa 2 ore prima dell'appuntamento e successivamente bere almeno mezzo litro di acqua). 

Nel caso in cui debba effettuare una uroflussometria, esame che permette di misurare il flusso minzionale momento per momento e di riprodurlo in forma grafica, è importante che la minzione sia il più possibile “normale”, eseguita quindi con uno stimolo menzionale “sereno“ in quanto vesciche troppo vuote o troppo piene non permettono di avere dei dati attendibili.